Nel week-end del 28-29 maggio si è svolto l’evento “Un canestro di Vita. Basket e autismo: storie di squadre speciali. Il ruolo dello sport e degli animali a supporto dell’autismo” organizzato dalla Associazione Sportiva Dilettantistica e di Promozione Sociale SBM Basketball Modena e Parco Safari Ravenna, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Eurocamp, ASD Faenza Futura Basket, Associazione Autismo Apuania, Associazione Aut Aut Modena, Angsa Ravenna, Cooperativa San Vitale, Edera Onlus, Anffass Massa Carrara.
Al convegno del sabato pomeriggio sono intervenute figure rappresentative della politica come il Senatore Stefano Vaccari che ha incentrato il suo intervento sullo sport come strumento per l’inclusione e l’autonomia nelle politiche pubbliche e private. Il Dottor Ferdinando Tripi Direttore della medicina dello Sport della Ausl di Modena ha presentato in modo provocatorio l’argomento dal titolo sport e disabilità nel piano della prevenzione della Regione Emilia Romagna 2015-2018 utopia o realtà. Interventi ancora significativi da parte della Dottoressa Antonella Pitanti Responsabile Unità Operativa NPI di Massa Carrara sul tema Basket e autismo. Il professor Emilio Franzoni Direttore dell’unità operativa di NPI dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna ha parlato di attività assistita con animali in un reparto di NPI e ha voluto precisare che: “ Non parliamo di pet-therapy, ma di attività assistita che supporta le altre terapie anche se – continua il professore – terapie specifiche nel caso dell’autismo ancora non esistono per cui – conclude l’ospite illustre- l’incontro di oggi può essere significativo e propedeutico per nuovi sviluppi sull’argomento”. Dopo questa parte teorica il convegno guidato dal prof. Mario Floris responsabile tecnico di SBM, Faenza Futura e già coordinatore di progetti di basket e autismo ha avuto la sua parte molto vivace e illuminante nel racconto degli operatori che svolgono e sviluppano un’attività quotidiana con i bambini autistici con dei riferimenti precisi ai progetti in atto a Modena, Massa Carrara e Ravenna. Particolarmente significativo il racconto degli operatori Michele Brandoli e Gabriele Casoretti del progetto Canestroverso che ormai da anni viene portato avanti dalla SBM in collaborazione con l’NPI di Modena. E’ stata poi la volta dei genitori che in qualche modo hanno raccontato le esperienze viste dal loro punto di vista caratterizzando la serata con testimonianze significative e stimolanti per tutti gli operatori. Grande soddisfazione nell’intervento del Dottor Paci che ha salutato la platea dicendo che: “ Parco Safari ha sposato immediatamente l’iniziativa promossa da SBM Basket, perché crediamo sinceramente che lo sport e il contatto con gli animali, possano contribuire in modo fondamentale alla crescita di ogni bambino in generale e nello specifico, per bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, possano concorrere allo sviluppo e al raggiungimento di importanti traguardi come una maggiore abilità, indipendenza e socialità. Da sempre il nostro Parco si impegna in progetti didattici rivolti alle scuole e ogni anno ospitiamo in media 8000 alunni, tra questi spesso ci sono alunni con diverse disabilità e il nostro personale didattico, insieme agli insegnanti studia percorsi e laboratori adatti a tutti. E’ davvero un piacere per noi constatare la particolare sensibilità di questi bambini nei confronti degli animali ospitati nel nostro Parco ».
E finalmente la domenica mattina le parole sono diventati canestri, infatti nella zona antistante il Parco Safari è stato allestito un campo dove i ragazzi autistici con i loro istruttori hanno dato vita a dei giochi e a delle esercitazioni dimostrative e in chiusura di mattinata a una partita vera e propria dove tutti han potuto toccare con mano la bontà di un percorso che permette di ottenere risultati straordinari. I ragazzi poi con i loro accompagnatori hanno potuto visitare il parco con grande ammirazione per gli animali che di volta in volta incontravano. “L’iniziativa pienamente riuscita ha sicuramente lanciato un messaggio importante mettendo le basi per la creazione di una rete che favorisca la condivisione a livello regionale e nazionale di situazioni problematiche, ma anche di iniziative virtuose che possano stimolare la nascita di nuovi progetti “ dice soddisfatto professor Floris e conclude auspicando che in qualche modo l’evento abbia messo le basi per la creazione di un gruppo squadra che anche a distanza ognuno nel suo ambiente e nel suo territorio possa vincere una partita importante per la vita. I ragazzi autistici nelle più svariate situazioni hanno dimostrato di aver raggiunto ottimi livelli di autonomia individuale e sociale e hanno inoltre sicuramente vissuto una splendida giornata.